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- Categoria principale: Piatti unici
- Categoria: A base di carne
- Pubblicato: 15 Gennaio 2010
Dietro richiesta del mio amico Gianfranco pubblico la ricetta di questo splendido piatto della cucina romanesca. La coda, la trippa. la pajata, la zinna erano il famoso quinto quarto, cioè le parti meno pregiate dell'animale macellato, che gli operai del macello di Testaccio ricevevano come retribuzione per il loro lavoro. Per utilizzare questi tagli nascono alcune delle più caratteristiche ricette romanesche: la coda alla vaccinara, i rigatoni con la pajata, la trippa alla romana
Metto questa ricetta tra i piatti unici, innanzi tutto perchè così mio marito non avrà più da ridire sul fatto che la sezione dei piatti unici è vuota, e poi perchè in effetti se la coda viene servita con un riso in bianco o anche con una polenta è un piatto unico. Dico a premessa che è un piatto che richiede una cottura molto prolungata quindi per servirla a cena dovete iniziare la cottura al mattino, oppure potete cuocerla in due tempi: un giorno cuocete la coda e il giorno successivo mettete il pomodoro e il sedano.
Ingredienti:
- una coda di vitellone (kg. 1,5 circa) fatta a pezzi dal macellaio
- una pianta grande di sedano
- una cipolla
- un bicchiere di vino
- un Kg. di pomodori pelati
Procedimento: mettete i pezzi di coda in una pentola con due cucchiai d'olio extr.oliva e la cipolla affettata, fate rosolare e incoperchiate, quando il fondo di cottura si sarà asciugato mettete il bicchiere di vino caldo, continuate la cottura, aggiungendo se necessario poca acqua calda per volta, per circa tre ore, ossia fin quando la carne comincerà a staccarsi dall'osso. Intanto pulite il sedano togliendo le foglie e facendo a pezzi le coste. Quando la carne è cotta aggiungete il pomodoro pelato e passato, il sedano sale e pepe. Quando anche il sedano sarà cotto servite.
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